Monday, November 26, 2007

Our last film: popcorn!!!!!!!


Ciao a tutti,

Don't forget the last film: "Anche libero va bene" (2006), by Kim Rossi Stuart, screening tomorrow night, November 27 2007, at the VVR room, at 6,30.

Please come and enjoy free popcorn to celebrate the end of the FALL 07 series!



Thursday, November 1, 2007

Thursday, September 27, 2007

post your comments about the films!


Ciao a tutti,

plese keep on posting your comments about the films of the series, everytime we get one is like Xmas (or la befana, for some of us...). Post your comments just clicking on "comments" at the end of this post or of the one related to the Fall 2007 series.
I always wanted to post a link with a great NYTimes review of Crialese's film NUOVOMONDO (or Mondonuovo like some of you "re-baptized" it..:-). Here it is. There you can also watch a nice clip from the film...in case you missed the MLB premiere...

http://movies.nytimes.com/2007/05/25/movies/25gold.html?ex=1180756800&en=889d3e503df5248e&ei=5070&emc=eta1

Wednesday, September 26, 2007

LA SCONOSCIUTA could win an Oscar...!!!

Ciao a tutti,
this is a great piece of news: a film in which we believed, the film that opened our series this Fall is the Italian film chosen to participate to the Oscar award as best foreign film! I am talking about "La sconosciuta" by Tornatore. I just read in the Corriere today:

L'Italia candida Tornatore all'Oscar
«La sconosciuta» si è imposto per otto voti a sette su "Mio fratello è figlio unico" di Daniele Luchetti
ROMA - "La sconosciuta" di Giuseppe Tornatore è il film che l'Italia ha deciso di candidare per corsa all'Oscar come miglior film straniero. All'ottava votazione della commissione, il film di Tornatore si è imposto per otto voti a sette su "Mio fratello è figlio unico" di Daniele Luchetti.
26 settembre 2007

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cinema/2007/09_Settembre/26/sconosciuta_tornatore_oscaro.shtml

See the trailer, in case you missed the MLB premiere:

http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=a33a5dbe-5f92-11db-b8c4-0003ba99c667

Wednesday, September 5, 2007

Italian Film Series 2007 presents: ITALIAN CINEMA FOR THE NEW MILLENNIUM



Ciao a tutti,
here is the new program for FALL 07,
have fun!!!!!!

As instructors of Italian, we decided to choose for our students and colleagues extremely recent films related to contemporary Italy or narrating Italian history as a metaphor for today's condition. Just to give you an idea, the first 4 films, in particular, have been suggested by Professors of Italian at the 2007 AAIS Conference in Colorado Springs in their papers' presentations, which is an assurance of quality and relevance. Some of the films are intense, and visually demanding, others are lighter. But all of them are good to improve your Italian and to increase your knowledge of Italian society and artistic potential!
When you post a comment, please don't forget to write clearly the title of the film you are writing about!! Please come and have fun:

VVR room, MLB 2nd floor, at 6:30 pm


Tue, Sep.11: La Sconosciuta, by Giuseppe Tornatore, 2006*^

Tue, Sep.18: Nuovomondo, by Emanuele Crialese, 2006*^


Tue, Sep.25: Fame chimica, by A. Bocola and P. Vari, 2003*^

Tue, Oct.2: Saimir, by Francesco Munzi, 2004^

Tue, Oct.9: Provincia meccanica, by Stefano Mordini, 2005*

Tue, Oct.16: Dopo mezzanotte, by Davide Ferrario, 2004*

Thur, Oct.25: La seconda notte di nozze, by Pupi Avati, 2005*

Tue, Oct.30: La tigre e la neve, by Roberto Benigni, 2005*

Thur, Nov.8: Dillo con parole mie, by Daniele Luchetti, 2003*

Tue, Nov.13: Buongiorno notte, by Marco Bellocchio, 2003*

Tue, Nov.20: La strada di Levi, by Davide Ferrario, 2006*

Tue, Nov.27: Anche libero va bene, by Kim Rossi Stuart, 2006*

*Italian subtitles
^English subtitles

Sunday, August 12, 2007

Film director Bernardo Bertolucci will receive the Golden Lion at Venice Film Festival

Ciao a tutti,
I just found this article in L'Espresso:


Ciak, parla Bertolucci
di Rita Cirio


A Venezia gli verrà conferito il Leone d'Oro. Qui il regista apre la stanza dei suoi ricordi. Riflette sul cinema, racconta il rapporto con gli attori e traccia il bilancio della sua vita. Colloquio con Bernardo Bertolucci
Scherza, Bernardo Bertolucci, sull'accidente che lo costringe a camminare per un po' di tempo appoggiandosi a un deambulatore. "Ho pensato e sognato che questo piccolo attrezzo ortopedico a quattro ruote mi è stato assegnato dal destino per dirmi che nei miei film ho fatto troppe carrellate. E allora, per un periodo, mi sono trasformato in un carrello umano. Credo che dirò la stessa cosa quando dovrò salire sul palcoscenico della Mostra del Cinema di Venezia per ricevere il Leone d'Oro, che non è alla carriera, odora di prepensionamento, ma per il 75 compleanno della Mostra. È come identificarmi con il Cinema. Che cosa si può volere di più di questi tempi?". Antonioni e Bergman "Mark Peploe e mia moglie Claire sono andati a trovare Michelangelo quando era ancora vivo, c'era intorno a lui un'atmosfera gioiosa di bambini che giocavano e vicino a lui un ghepardo di peluche con cui dormiva da anni. Poi, mi hanno detto che Michelangelo era così competitivo da non sopportare di lasciare a Bergman tutta la scena e così gliel'ha rubata. Una duplice morte molto simbolica, erano l'essenza del cinema, tutti i loro film appartengono a un'età molto adulta del cinema che parla di se stesso e del proprio linguaggio. Ricordo che allora mi commuoveva di più la bellezza di un movimento di macchina che due amanti che si dicevano addio". Cento autori"Sono uno di loro, di questo gruppo spontaneo nato nella libreria del cinema di Trastevere. Mi ha dato un piccolo brivido, come se esistesse ancora una comunità del cinema, un gruppo di persone che sentivano il dovere di fare qualcosa in questo momento in cui il cinema è così punito, ma anche autopunito. E la mia lettera a 'la Repubblica' ha provocato più reazioni di quanto immaginassi, ha espresso il disagio di chi ha la sensazione che i politici siano così lontani dalla cultura che bisogna almeno costringerli a pronunciare la parola".
Tarantino "Non capisco perché l'hanno preso così sul serio. Chissà quante ne dice anche su se stesso. Il suo amore per i B-movies italiani anni Settanta lo fa coccolare dai festival. Che sono la sua stanza dei giochi". Effetti speciali "Come tutte le innovazioni che ridanno energia al cinema sono i benvenuti. Probabilmente li userò in un certo modo nel mio prossimo film su Gesualdo da Venosa, il musicista napoletano tra Cinquecento e Seicento. Sono un altro modo di reinventare la visionarietà del cinema. E poi ci sono sempre stati. In un film di Hitchcock del '27, 'The Lodger', c'è questo personaggio sinistro avvolto in una cappa nera: quando vengono uccise le prostitute, la famiglia che lo ospita lo sente camminare su nella stanza, non c'è il suono dei passi, ma il pavimento diventa come di vetro e si vedono letteralmente i passi di lui che va e viene nella stanza. Se non è un effetto speciale questo. Anche se adesso c'è un eccesso di effetti, magari usati in modo volgare".Brando "Come l'ho convinto a fare 'Ultimo tango a Parigi'? Veramente volevo la Sanda e Trintignant, ma lui quasi piangendo mi disse che non poteva girare un film nudo, con scene di sesso. Dominique era incinta. Andai da Belmondo e da Delon, Belmondo quasi mi cacciò, pensava che fossi un pornografo, mi fece soffrire perché ero innamorato di 'A bout de souffle'. Delon era affascinato ma accettava solo se avesse prodotto lui il film. Rifiutai, non potevo essere controllato da un produttore anche attore. Christian Ferry, che lavorava per la Paramount, fece venire Brando a Parigi. Il mio inglese allora era così impossibile che gli raccontai in due minuti la storia, mi mancavano le parole. Brando sorrideva guardando il piede che agitavo nervosamente. Volle vedere 'Il conformista' e mi invitò a Los Angeles due settimane per parlare del film. A casa di Marlon si parlò di tutto, tranne che del film. Gli dissi che la mia scommessa era di avere non il Brando dell'Actor's studio, ma quello con cui passavo ore a parlare e a cena in ristorantini giapponesi deserti. A Parigi lo portai alla prima grande mostra di Bacon, volevo che vedesse in quei ritratti sconvolgenti il dolore e la disperazione che cercavo nel suo personaggio. Storaro riuscì poi a filmare il volto di Marlon dietro un vetro smerigliato, un effetto alla Bacon molto forte. Sul set c'era un atmosfera così intensa che qualcuno, come Maria Schneider, ne rimase sconvolto per tutta la vita. Con Marlon ci lasciammo benissimo, ma lui per una decina d'anni non volle più vedermi: credo per via dell'invasione che avevo filmato nella sua interiorità. Se ne rese conto solo quando vide il film. Anni dopo, durante 'Apocalypse Now', chiese a Storaro: 'Come sta il bambino profeta?'. Ero io. Vent'anni dopo ricominciammo a parlarci al telefono. Una volta ero a Los Angeles, mi disse vieni subito. Mi prese un attacco di panico, mi ritrovo in Mulholland drive davanti allo stesso cancello dove abita il mio amico Jack Nicholson, giro a sinistra, lo stesso giardino di un tempo e dietro un albero vedo una pancia che ride, spunta fuori Marlon ridendo, mi abbraccia. Nella grande stanza dove tutto era rimasto proprio uguale, solo un piccolo Buddha sul camino in più, seduti in terra, lui scalzo come lo descrive Truman Capote, parliamo parliamo finché viene buio. Era emozionato, il giorno prima era nato il suo ultimo figlio, avuto dalla sua maid colombiana. Quanti figli hai? Undici o dodici mi dice e mi racconta che dopo quella tragedia greca di figli morti o suicidi, era morto anche lui, ma pian piano stava resuscitando. Era molto grosso, di una pienezza orientale, eppure era ancora bellissimo".
Attori "Faccio pochissimi provini. Ho preferito Maria Schneider a Aurore Clement per 'Ultimo tango' perché aveva un viso più pericoloso. Come li scelgo? O sono attori di cui mi sono innamorato in altri film, e quindi sono citazioni quasi necessarie, sentimentali, oppure tutto avviene o non avviene nei primi minuti. Cerco negli attori dei segreti che saranno nutrimento della mia macchina da presa. Li spingo a improvvisare perché adoro le sorprese. Così è stato con Adriana Asti in 'Prima della rivoluzione' e soprattutto con Brando, in maniera esemplare. Ci sono attori, come Massimo Girotti, che non sbagliano mai, così come Stefania Sandrelli così intuitiva e istintiva, anche se ora fa troppa tv. De Niro in 'Novecento' aveva bisogno del conforto di una spiegazione, anche se poi andava per la sua strada. A Depardieu bastava dare una spinta nella schiena ed entrava in azione senza bisogno di parole. Sterling Hayden invece di parlare si faceva una canna prima di girare e Burt Lancaster aveva bisogno di parlare. Faceva il nonno di De Niro e accettò perché il ruolo gli ricordava 'Il Gattopardo'. 'Ma sono troppo caro per il tuo film e allora vengo gratis'. C'è sempre un meccanismo di seduzione nel rapporto con gli attori. Mi sono innamorato dei tre ragazzi di 'Dreamers' e ho fatto scoprire a Philip Garrel, regista, che suo figlio è un attore. E poi Liv Tyler, Eva Green, Rachel Weisz, Joseph Fiennes. Se non altro sarò ricordato come talent scout di giovani attori". Il cinema degli altri"A casa, a Roma, mi sono organizzato per proiettare film, anche se manca quel grande interlocutore dello schermo, il pubblico, nel buio amniotico della sala, come quando da bambino mio padre mi portava dalla campagna al cinema, a Parma. Vedo un po' di tutto. Adesso dei vecchi Kurosawa, prima di 'Rashomon', con Toshiro Mifune in abiti moderni nel Giappone del dopoguerra. Sono curiosissimo di vedere dove sta andando il cinema, non solo nelle sue mutazioni tecnologiche ma nelle ricerche sul linguaggio. Sono stato uno dei primi a parlare di Wong Kar-Wai, dei suoi primissimi film: 'Il treno per Nanchino' e 'Happy Togheter' con quei due omosessuali giapponesi misteriosamente finiti a Buenos Aires. Scopro tracce di me in registi nuovi che non sospettavo. Mi piace perché vedo qualcosa che sogno dai tempi di 'Un tè nel deserto' cioè l'innamoramento tra le culture. Mentre giravo quel film in Algeria ho scoperto una cappella dei Petits Frères, piccola ma con tre navate. Dalla porta si vedeva il tramonto dietro le dune, il pavimento era di sabbia, nell'acquasantiera non acqua ma sabbia, acquasantiera cattolica che accoglie sabbia islamica".L'assedio "C'è innamoramento tra culture anche tra il pianista inglese e la ragazza africana di 'L'assedio'. Che si può considerare la materializzazione di una frase di Cocteau nel suo film 'Les dames du Bois de Boulogne' dove Maria Casares al suo amante che le dice 'Je t'aime', risponde 'Il y a pas d'amour, il y a que des preuves d'amour'. Facile dire ti amo, più difficile darne la prova. E da allora questa frase l'ho messa in quasi tutti i miei film. L'ho fatta dire anche a Jean Marais in 'Io ballo da sola'. Non ho potuto resistere". Il camerasutra"Mi fa piacere che tu mi regali questo libro di Barthes perché è un autore che mi ha molto segnato. Siamo studenti tutta la vita, dicono i cinesi. In 'Partner', il mio film più rifiutato da tutti, c'è una vendeuse di detersivi, Tina Aumont, che bussa alla porta di Pierre Clementi e per convincerlo a comprare gli dice un brano delle 'Mythologies' (di Barthes) che spiega la differenza tra 'le détergent' e 'le savon'. Girando dieci anni dopo 'La luna' ho tradotto quello che dice Barthes in 'Le plaisir du texte' in termini cinematografici: una drammaturgia filmica dove coniugare generi diversi, dramma e commedia, dolore e gioia. Barthes voleva che i lettori dicessero ai suoi testi (e io al pubblico dei miei film): 'Je t'aime, je te veux' e che per me le posizione della macchina da presa (e per lui le parole) fossero come le posizioni del 'Kamasutra'. E io l'ho tradotto in 'camerasutra'".
Perché faccio film"Non so ballare, non so suonare e le poesie ho smesso di scriverle quando ho cominciato a fare film. Avevo in casa un poeta molto più bravo di me che non riuscivo a superare. Proprio mio padre - avevo 18 anni - mi portò a vedere 'La dolce vita' prima che venisse doppiata. Fellini temeva la censura e organizzò una proiezione per Pasolini, mio padre, Bassani e altri intellettuali che potessero eventualmente difendere il film. Rimasi letteralmente folgorato. Il film era col suono in diretta, in italiano, inglese, francese, svedese e sotto la voce di Fellini: 'Anita, dai! Smile!!', un suono incredibile. Nel '93 incontro Mastroianni, Fellini era morto da poco e Marcello era dégo té per come quel regista che non riusciva a trovare i soldi per fare film prima di morire, fosse osannato troppo tardi. Faccio film, dissi a Marcello, perché ho visto quella copia della 'Dolce vita', cosi visionaria. Fellini aveva inventato un mondo che ancora non c'era, sarebbe diventato come nel film subito dopo. Aveva creato una realtà che ancora non esisteva. Era straordinario in tutti i sensi, anche per l'idea che un regista di cinema per un momento diventa onnipotente. E dopo magari si ritrova a spingere un deambulatore".
(09 agosto 2007)

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Ciak-parla-Bertolucci/1714807//2


Wednesday, August 8, 2007

Bergman and Antonioni: We'll meet them only through our imagination...



I agree with the Criterion Collection's blog, which the 2nd of August posted a comment under the title :
"A Monumentally Sad Week"; you can read it by clicking here:
I have just watched "Il Grido", by Antonioni, borrowed at the Askwith Media Library here at the Shapiro. I was moved by the Italian landscape photography, by the eyes of little Rosina... watch it if you can!
I hope Criterion is going to release soon "Zabriskie point" and "Deserto Rosso" on DVD. The best way to honor a director is to have his work avalaible for the people... I have also borrowed "Fanny and Alexander" and "The silence" by Bergman... I really suggest a trip to AML soon to all of you!!!

ciao
f.c.




Tuesday, July 31, 2007

Italian Film Director Michelangelo Antonioni Dies





Ciao a tutti,


on Monday, 30 July 2007, Italian film director Michelangelo Antonioni died. Read this article from the corriere website:

"Il grande regista aveva 94 anni
È morto Michelangelo Antonioni
Si è spento nella sua casa di Ferrara con accanto la moglie. Domani in Campidoglio sarà allestita la camera ardente.


FERRARA - Nuovo lutto nel cinema. Michelangelo Antonioni è morto ieri sera, verso le ore venti. Si è spento serenamente in casa a Ferrara, su una poltrona, con accanto la moglie Enrica Fico. Aveva 94 anni. Domani in Campidoglio sarà allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno invece dopodomani a Ferrara. Antonioni ha vinto un Oscar alla carriera, un Leone d'oro, una Palma d'Oro e l'Orso di Berlino.




LA VITA E LE OPERE - Nato il 29 settembre del 1912 a Ferrara e laureatosi a Bologna in Economia e Commercio, inizia a lavorare come critico cinematografico al Corriere padano e a Cinema prima di trasferirsi a Roma dove frequenta il Centro sperimentale, collaborando anche con Rossellini. Nella sua terra realizza il primo documentario, Gente del Po, terminato nel '47. Dopo la guerra come sceneggiatore lavora a «Caccia tragica» di Giuseppe De Santis (1946) e allo «Sceicco bianco» di Fellini (1952). Il suo primo film, «Cronaca di un amore» (dopo altri due documentari) è del 1950 e già rivela alcune propensioni del futuro autore dell'Avventura: uno spunto quasi «giallo» e l'interesse per i risvolti psicologici dei suoi personaggi borghesi. Seguono «I vinti» (1952) sulla crisi della gioventù europea, e «La signora senza camelia» (1953) sull'ambiente del cinema. «Le amiche» (1955) e «Il grido» (1956) precedono quello che molti considerano ancora oggi il suo capolavoro e l'inizio di una ideale trilogia: «L'avventura» (1959), accolto a Cannes da pareri discordanti (anche se per molti è la rivelazione di un autore raffinato e poetico che avrà sempre più consensi nella critica che fra il grande pubblico) a causa di uno stile severo e rigoroso, troppo a lungo scambiato per «lento» o «noioso». All'Avventura fanno seguito «La notte» (1960) e «L'eclisse» (1962) che, tra l'altro, rinsaldano il legame, personale e professionale, con Monica Vitti, interprete principale di tutti e tre i film. «Deserto rosso», del 1964, sempre con Monica Vitti, segna il suo passaggio, anche questo oggetto di numerose analisi critiche, al colore. Con i film successivi Antonioni allarga i suo orizzonte dalla borghesia italiana alla società internazionale: «Blow up» (1966) ambientato in Inghilterra, «Zabriskie Point» (1970) nell'America della contestazione giovanile e della musica rock (celebre la scena finale dell'esplosione con la musica dei Pink Floyd). La Cina è invece al centro di un nuovo documentario («Chung Kuo:Cina», 1972) prima di spostarsi a Barcellona e in Africa per «Professione reporter» con Maria Schneider e Jack Nicholson (1975). Antonioni è anche attratto dalla sperimentazione e realizza su supporto magnetico «Il mistero di Oberwald» (1980) ancora con la Vitti. L' attenzione agli altri media lo porta, subito dopo, anche a realizzare un videoclip per Gianna Nannini («Fotoromanza»). Torna al cinema nell' 82 con «Identificazione di una donna» con Tomas Milian, «recuperato» dal personaggio del Monnezza, e poi, dopo un lungo silenzio dovuto alla malattia, con «Al di là delle nuvole» (1995), a quattro mani con Wim Wenders e l'ultimo «Eros», per cui realizza l'episodio «Il filo pericoloso dele cose».



31 luglio 2007"




Wednesday, May 23, 2007

SLI and RLL Summer Film Festival



Ciao a tutti,

you can watch great Italian Films (and Spanish and French too) at the Summer Film Festival, at 7 pm in MLB AUD 3.
You can check the program at:
http://www.lsa.umich.edu/rll/sli/summercultural.htm
See picture from "Tre uomini e una gamba" by Aldo, Giovanni e Giacomo (1997)
Learning Foreign Languages watching good movies... (and eating gelato afterwards) what a great way to spend your Spring and Summer!

Tuesday, May 8, 2007

David di Donatello Awards

What a beautiful day today: the sun, the flowers, the birds... then a little bit of cinema information is good too! Please read this article from La Repubblica. I hope we'll be able to watch these films soon in US too...



SPETTACOLI & CULTURA

Dodici candidature per "La sconosciuta", 11 per "Nuovomondo" e per "Mio fratello è figlio unico". Si decide il 14 giugno.
David Donatello, Tornatore in pole, poi i film di Crialese e Luchetti.
(di CLAUDIA MORGOGLIONE)


ROMA - Il record, quest'anno, va alla "Sconosciuta" (photo): il noir a tinte forti di Giuseppe Tornatore - con dodici nomination ufficiali - ottiene la pole position, nella corsa ai David di Donatello. Cioè ai veri e propri Oscar italiani, giunti alla edizione numero 51, e le cui nomination sono state annunciate oggi, in una cerimonia in pompa magna che si è tenuta in Campidoglio. E a cui hanno partecipato anche molti autori a interpreti degli altri film favoriti, nella corsa alla statuette. A cominciare dal vero fenomeno della stagione, "Mio fratello è figlio unico" (photo)di Daniele Luchetti. Ovvero, una delle pellicole grandi protagoniste della rinascita al botteghino del made in Italy: l'unica, tra quelle con grandi incassi, che coniuga atmosfere popolari a un indubbia qualità. E così anche i grandi elettori del cinema - capitanati dal presidente dell'Ente David, Gian Luigi Rondi - hanno deciso di premiarlo, con undici candidature, molte delle quali pesanti: miglior film, miglior regia, migliori attori (il protagonista Elio Germano, il non protagonista Riccardo Scamarcio) più una serie di categorie più tecniche. E adesso Luchetti non nasconde la sua gioia: "Sono contento - dichiara - che sia stata riconosciuta l'onestà di questo film, sempre rispettoso dell'intelligenza di chi lo ha fatto e di quella del pubblico". E adesso regista e cast si preparano alla trasferta al Festival di Cannes, dove l'opera è in cartellone nella sezione "Un certain regard": "Un appuntamento a cui si apprestiamo con grande autoironia", conclude Luchetti, tra l'allegro e lo scaramantico.
















A pari merito con "Mio fratello è figlio unico", per numero di candidature (11), c'è anche il film rivelazione dell'ultima Mostra di Venezia, "Nuovomondo" (photo) di Emanuele Crialese. In lizza, oltre che per miglior film e migliore regia, anche con il suo attore protagonista, Vincenzo Amato. Per il regista, una buona affermazione ai David sarebbe anche un modo per consolarsi per la delusione subita agli Oscar: la pellicola era stata selezionata per rappresentare il nostro Paese, ma non è arrivata nemmeno nella cinquina di finaliste. E poi, naturalmente, c'è lui, Tornatore. Che festeggia il suo ritorno al cinema, dopo una lunga pausa di riflessione, con il pienone di nomination: oltra al solito binomio film-regia, da segnalare quella come miglior attrice per la sua intensa eroina femminile, l'attrice russa Xsenia Rapoport. Dietro questo tris di favoriti, ci sono altre due pellicole candidate al premio più prestioso, ovvero quello per il miglior film: "Anche libero va bene", convincente opera prima di Kim Rossi Stuart, che ottiene in tutto cinque candidature; e "Centochiodi" del veterano Ermanno Olmi ("ma io mi sento ancora giovanissimo", scherza lui con i cronisti), che ne strappa invece otto. Per il resto, vanno citate le sei segnalazioni alla vittoria finale ottenute da "Saturno contro": il film di Ferzan Ozpetek ne colleziona sei, ma resta escluso da quelle per film e regia. Consolandosi con le sue due attrici, la protagonista Margherita Buy ("ma vincerà la russa della 'Sconosciuta'", prevede lei) e l'amergentissima Ambra Angiolini. Delusione, invece, per "N - Io sono Napoleone" di Paolo Virzì: sei nomination, ma tutte in tono minore. A parte, forse, quella a Valerio Mastandrea come migliore non protagonista.




















Ma i veri "trombati" di questa edizione sono Pupi Avati e Giovanni Veronesi: le loro opere - rispettivamente, "La cena per farli conoscere, "L'amico di famiglia" e "Manuale d'amore 2" - ottengono poco o nulla. Discorso diverso per l'esordiente Alessandro Angelini, che col suo "L'aria salata" ottiene quattro nomination, tra le quali due importanti: migliore regia di opera prima, migliore attore non protagonista (Giorgio Colangeli, già premiato alla Festa di Roma). E per un altro veterano, Marco Bellocchio, che col "Regista di matrimoni" colleziona tre candidature (tra cui la migliore regia e la migliore attrice, Donatella Finocchiaro). E adesso, per conoscere i vincitori, bisogna attendere il 14 giugno...

(La Repubblica, 8 maggio 2007)

Wednesday, April 18, 2007

Italian fiction doesn't go on vacation...

Ciao a tutti,


if you really miss some good Italian fiction during the Spring-Summer, besides the LRC collections and the Askwith Media Center (Shapiro Library), you can easily go to:



and choose among COMMEDIA, DRAMMATICO, POLIZIESCO, STORICO, SOAP.

In the POLIZIESCO area, we particularly like "Il Commissario Montalbano":


Here the Italian actor Luca Zingaretti (photo) plays the role of a Commissario, a character created by the Italian writer Andrea Camilleri, whose stories are set in Sicily.

In the DRAMMATICO section you can watch "Giovanni Falcone", with the actor Massimo Dapporto (photo) playing the role of an anti-mafia magistrate, actually killed by Cosa Nostra in 1992.









In the STORICO section instead, watch "Le ragazze di San Frediano", adapted on the book of the same name by Vasco Pratolini, with beautiful actress Martina Stella (photo). You have already seen her in Gabriele Muccino's film "L'ultimo bacio"...don't you remember?
Buona visione!

Tuesday, April 17, 2007

Tragedy at Virginia Tech






Italian Film Series is in mourning for what has happened yesterday, Monday April 16, at Virginia Tech University.

Students, instructors, professors just like us died yesterday.

This is the beginning of our President's message we received via e-mail:

"To the Campus Community:

We are all saddened and horrified by today's shooting tragedy at Virginia Tech. I hope you will join me in offering your support and condolences to the Virginia Tech community..."

It was a beautiful day, yesterday: the Spring was finally coming, the sky was blue and the semester almost over made us think about vacations, fun, family, friendship... who could think about a nightmare like this? University is a beautiful place, it is a place of peace and learning, an experiment in community and sharing... Violence is not our means of expression, is not our language.

Thursday, April 12, 2007

In bocca al lupo per gli esami!





Ciao a tutti,


Italian Film Series is over, for now. Maybe we'll have another series during the summer...we don't know yet...Thank you for coming to the screenings and for all your comments to the films! They were the primary reason for having this blog!
I hope your exams are going well and all of you can spend a restful and fun summer!
We'll continue to update this blog with news on Italian films, so please...keep in touch...
All these exams going on...make me think about a film that we have watched this semester: "Notte prima degli esami" (by Fausto Brizzi, 2006, see photo)
Does anybody have opinions about it or quotes from the film that would like to share with us? Please do it...and IN BOCCA AL LUPO!

We also want to thank Gugu, italianissimo's president, for his longtime effort to show Italian Films too, here at the MLB! Thanks for recently showing a film we love, "La bestia nel cuore" (by Cristina Comencini, 2005, see photo)
















Saturday, April 7, 2007

Italian filmmaker Comencini dies




Ciao a tutti,

on Friday, 6 April 2007, Italian film director Luigi Comencini died. Read this article from the BBC website:


"Filmmaker Luigi Comencini, who was one of Italy's greatest post-war directors, has died aged 90. In a statement, Rome's Mayor Walter Veltroni described him as: "A master, one of the great and unforgettable directors in the history of film."
The family said Comencini had died after a long illness, according to the Ansa news agency.
He was often referred to as "the children's director" for his popular children's works.
In 1972 he directed "Le avventure di Pinocchio", (The Adventures of Pinocchio) for television.
In addition to films such as "Pane, amore e fantasia", (Bread, Love and Dreams) starring Gina Lollobrigida and Vittorio De Sica, Comencini was one of the founders of the Cineteca Italiana - the first film archive in Italy. "We loved him, more than anything else, for his delicate and intense vision of the world of infancy," Mr Veltroni said.
Comencini is survived by his wife and four daughters. "(http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6532977.stm)


Read also this article from La Repubblica:
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/spettacoli_e_cultura/comencini/comencini-funerali/comencini-funerali.html


See his filmografia at:
http://www.italica.rai.it/esp/cinema/filmografias/comencini1.htm


Among his films we particularly loved "Tutti a casa" (1960).
See: http://www.italica.rai.it/cinema/film/acasa.htm
and the photo.

Friday, March 23, 2007

Last screenings Winter 2007

Ciao a tutti,

here are the last screenings for Winter 2007:

Time: 7:00 pm
Place: VVR, 2nd floor MLB


March:

Mon, 26: LA CIOCIARA (Vittorio De Sica, 1960)
Wed, 28: MOBBING (Francesca Comencini, 2004)

April:

Mon, 2: LA CIOCIARA (Vittorio De Sica, 1960)
Wed, 4: COSI' RIDEVANO (Gianni Amelio, 1998)
Mon, 9: QUANDO SEI NATO… (M.T. Giordana, 2005)
Wed, 11: LE CHIAVI DI CASA (Gianni Amelio, 2004)
(see photo)

Sunday, March 18, 2007

Quando sei nato non puoi più nasconderti

Ciao a tutti,
attenzione attenzione... the next film will be...:
"Quando sei nato non puoi più nasconderti" (Once You're Born You Can No Longer Hide, by Marco Tullio Giordana, 2005). It is in Italian with English subtitles; 115 minutes.
As usual, date, time and place will be:
Wednesday, March 21.
7:00 pm,
VVR room, 2nd floor MLB

Here is the Synopsis:
"One night, during a sailing trip through the Mediterranean, Sandro, the only son of a wealthy Italian entrepreneur, falls overboard. Although given up for dead, Sandro, instead, has been rescued by a fishing boat carrying illegal immigrants to Italian shores. Thus begins an adventuresome return to Italy, at the end of which nothing will ever be the same."

This film won 2 "globi d'oro" (read about it here: http://www.kataweb.it/cinema/detail_articolo.jsp?idContent=292878)

Probably some of you may have already seen some other Giordana's movies, like "La meglio gioventù" and "I cento passi".
If you want to practice your Italian, you can read this "recensione" of the national newspaper LA REPUBBLICA:
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/spettacoli_e_cultura/cinema/recensioni/nascon/nascon/nascon.html

Sunday, March 11, 2007

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto




Ciao a tutti,

this Wednesday March 14 we are going to watch a film by Elio Petri (Italy, 1970). This film is known in English as "Investigation of a Citizen above Suspicion" or "Investigation of a Private Citizen ". The film was awarded many prizes: in 1970, the Oscar for Best Foreign Film, the Grand Jury Prize at Cannes and the David di Donatello to Gian Maria Volonté; in 1971 Silver Ribbons for Petri, Gian Maria Volonté and Ugo Pirro.

Place and time as usual are: 7:00 pm, VVR room, 2nd floor MLB


Please find info at: http://www.italica.rai.it/eng/cinema/film/indagine.htm
and at: http://www.italica.rai.it/cinema/film/indagine.htm
read also this interesting review:
http://www02.unibg.it/~karascio/article.php3?id_article=10


Don't forget that all the students of Italian are also invited to the ITALIANISSIMO PARTY, the same day, from 11:00 am to 1:00 pm at the "Commons", 4th floor MLB!

Saturday, March 3, 2007

IL POSTO, by Ermanno Olmi

Ciao a tutti, the next screening will be:
IL POSTO
by Ermanno Olmi, Italy 1961, 93 minutes.








Wednesday, March 7
7:00 pm
VVR, 2nd floor MLB

Synopsis:
"When young Domenico (Sandro Panseri) ventures from the small village of Meda to Milan in search of employment, he finds himself on the bottom rung of the bureaucratic ladder in a huge, faceless company. The prospects are daunting, but Domenico finds reason for hope in the fetching Antonietta (Loredana Detto). A tender coming-of-age story and a sharp observation of dehumanizing corporate enterprise, Ermanno Olmi’s Il posto is a touching and hilarious tale of one young man’s stumbling entrance into the perils of modern adulthood. "
(from the Criterion Collection presentation:
http://www.criterionco.com/asp/release.asp?id=194 )


"Questo film traccia un ritratto dell'Italia del boom economico, con tutte le sue contraddizioni e le difficoltà sociali. "Il posto" è, inoltre, una sorta di proseguimento ideale de "Il tempo si è fermato".Domenico Cantoni, un ragazzo proveniente dalla provincia di Milano, lascia la Brianza per recarsi in città e trovare il tanto desiderato posto fisso. Una grande azienda ha indetto un concorso per alcuni posti da impiegato. Durante l'esame, in pausa pranzo, Domenico conosce Antonietta, soprannominata"Magalì". Anche la ragazza, che è di Milano, sta cercando un lavoro stabile. Domenico passa le prove e gli viene proposto inizialmente di ricoprire il ruolo di aiuto-usciere. Nonostante non fosse esattamente l'incarico sperato, egli accetta. Intanto egli viene a sapere che anche Magalì è stata assunta, ma trovandosi in un altro reparto i due non riescono ad incontrarsi. In occasione delle feste natalizie, essi si ritrovano nuovamente e Magalì invita Domenico ad andare insieme alla festa di Capodanno, organizzata dal CRAL aziendale. La sera del 31 dicembre, Domenico va al ballo, ma di Antonietta non c'è traccia. La sua delusione sembra inizialmente grande, solo il giorno dopo, Domenico si rincuora. Egli ha infatti appreso che, a causa della morte di uno dei dipendenti, la sua carriera da impiegato sta per iniziare. Gli vengono date una divisa e una scrivania tutta sua."
(from:
http://www.italica.rai.it/cinema/film/posto.htm )

Read also these two excellent essays: one by Vito Zagarrio: "Ermanno Olmi, Italy, 1961", in: The Cinema of Italy. Giorgio Bertellini ed. London: Wallflower Press, 2004; another one by Millicent Marcus, "Olmi's Il posto: Discrediting the economic miracle", in: Millicent Marcus. Italian Film in the Light of Neorealism. Princeton: Princeton University Press, 1986.

Monday, February 26, 2007

Ennio Morricone received Honorary Academy Award


Ciao a tutti,
today is a special day:
An Onorary Award, an Oscar® statuette, has been given to Morricone at the 79th Academy Awards® presentation on February 25, 2007, “for his magnificent and multifaceted contributions to the art of film music.”

http://www.oscars.org/press/pressreleases/2006/06.12.13b.html

Read today's Corriere della Sera:

"L'OMAGGIO A MORRICONE - Tutti in piedi al Kodak Theatre di Los Angeles, per Ennio Morricone. Mentre sugli scherm scorrevano le immagini dei più importanti film musicati dal maestro italiano e le sue note riempivano la sala, tutti i presenti gli hanno tributato un applauso così caldo e sincero che Morricone ha ceduto alla commozione. In particolare quando ha dedicato, ringraziandola, la sua statuetta alla moglie. «Non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza», ha detto e a assicurato e che, a 78 anni, continuerà a dedicarsi «con passione al mondo del cinema». A tradurre in inglese le sue parole l'uomo che dei temi musicali di Morricone è divenuto il volto: Clint Eastwood. In 50 anni di carriera, il compositore italiano ha musicato circa 500 tra produzioni cinematografiche e televisive. A rendergli un particolare omaggio è stata Celine Dion che ha interpretato per lui I knew I loved you, scritta per «C'era una volta in America», ultimo film di Sergio Leone. "

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2007/02_Febbraio/26/oscar.shtml

Sunday, February 25, 2007


Ciao a tutti,
as you can read in his comment, our friend Pellicola suggested that we watch Il posto (1961) and I Fidanzati (1963) by Ermanno Olmi (see photo at the end of the page). We have both of them, luckily, released in the excellent Criterion Collection.
For sure, among the next screening we'll have La Ciociara (by Vittorio de Sica, 1960, see photo), then we could show one Olmi.
I think we have about 5 Wednesdays left...but Mondays are also availabe for us at the VVR...

Saturday, February 24, 2007

Some reasons to love Ann Arbor and/or to love Italian Cinema

Ciao a tutti,
why don't you post your own "some reasons to love..." Ann Arbor or Italian Cinema? If you can not publish photos, why don't you send them to us, and we'll publish them with your name.
(If you send us photos you have found on internet, please don't forget to give us the url too)
fedcolle@umich.edu

If you read the Lettura on page 172 in "Insieme" you'll find a good starting point to get to know Italian cinema...

Have a great break (which in Italian is, BTW, "buone vacanze", it doesn't have anything to do with ..."rottura"...:-)



Thursday, February 22, 2007

the films


The first screening was: "Il Gattopardo" (The Leopard, 1963), by Luchino Visconti.
Then we have watched:
"La notte di San Lorenzo" (The night of the Shooting Stars, 1982), by Paolo e Vittorio Taviani.
"Le mani sulla città" (Hands Over the City, 1963), by Francesco Rosi (see photo).
"Pane e cioccolata" (Bread and Chocolate, 1973), by Franco Brusati.





italian film series


Ciao a tutti,

We hope you enjoied the first 4 films of the Italian Film Series 2007!
Students and everybody else who love Italian cinema are invited to express their ideas, feelings, suggestions... Please join our blog!
(See Claudia Cardinale in "Il Gattopardo" in the photo)

Gentiluomini si nasce, non si diventa. O forse si spaccia.

  Carissimi,  "The Gentlemen" (2019) di Guy Ritchie, gangster movie con quel tocco ironico e stilizzato alla Wes Anderson, ritorna...